Covid-19 e informazione. Consapevolezza e responsabilità nelle nuove generazioni.

Docenti

Enrico Biale, Carla Distasi, Enrico Ferrero, Stefania Sini, Marco Novarese, Margherita Benzi, Roberta Cavaglià

Durata progetto

Data inizio progetto
Data fine progetto

Dipartimenti e Centri

DISUM
DIGSPES
DSF
DISSTE
Tematica
Salute

Terza missione

Attività di Public Engagement
Categoria
Attività di coinvolgimento e interazione con il mondo della scuola

 

L’Università del Piemonte Orientale  ha realizzato, con il contributo della Fondazione CRT, un progetto didattico nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e condivide con tutte le Scuole il sito www.mindthefake.it che contiene molto materiale appositamente realizzato per bambini, ragazzi e insegnanti, predisposto grazie alla consulenza di un gruppo di docenti UPO ed è ora a disposizione di tutti.

 

Durante la pandemia siamo stati travolti da un mare di informazioni attraverso tutti i media: radio e televisioni, rete, giornali.

Prima erano notizie sull’origine del virus e sui comportamenti da adottare, poi sono arrivate le notizie sui vaccini: perché è importante vaccinarsi e – secondo qualcuno – perché i vaccini sarebbero pericolosi. Abbiamo assistito al confronto tra medici e scienziati, ma accanto a loro pseudoesperti divulgavano notizie incontrollate, spesso “ad alta voce”. È difficile per tutti raccapezzarsi, riconoscere gli esperti e resistere a fake news che sembrano ricondurre tutti i problemi a pochi semplici temi epocali: interessi economici, grandi poteri occulti, strategie di geopolitica.

Le fake news sono sempre esistite, ma oggi l’informazione di massa e gli algoritmi di profilazione le rendono più pericolose, perché ciascuno viene raggiunto dalle informazioni cui è più sensibile. E le informazioni fuorvianti generano comportamenti pericolosi per i singoli e per la collettività. Lo vediamo bene con la disinformazione no vax, ma la disinformazione sul clima non è meno pericolosa. Potremmo continuare a lungo, evocando esempi che mettono a rischio la vita democratica, manipolando campagne elettorali o referendarie e avvelenando la vita pubblica.

Siamo dunque di fronte a un’emergenza. Dobbiamo imparare a essere vigili senza essere diffidenti a priori, a riconoscere gli esperti e avere fiducia in loro, a cercare le fonti informative più affidabili e ad argomentare con chiarezza per difendere le nostre ragioni.

E dobbiamo insegnarlo ai giovani, a partire dall’infanzia. 

Da qui questo progetto, realizzato dall’Università del Piemonte Orientale grazie al sostegno economico della Fondazione CRT.

Abbiamo realizzato un progetto pilota nelle classi quarte della scuola primaria e nelle classi seconde della scuola secondaria di primo grado. Una psicologa in classe aiuta i bambini e ragazzi a ragionare su temi specialistici presentati in un formato adatto a loro: la natura del virus, il funzionamento, la sicurezza e l’utilità dei vaccini, ma anche che cos’è una fake news, quali fake news sono particolarmente diffuse e perché sono pericolose. Il lavoro di gruppo, con la dimensione giocosa che lo caratterizza, costituisce il contesto ideale per la riflessione e il confronto.

La scommessa è che questi stessi bambini e ragazzi racconteranno alla famiglia e agli amici ciò che hanno imparato, contribuendo a veicolare la fiducia nella scienza e il senso critico. Non sarebbe la prima volta che i giovani insegnano buone pratiche agli adulti: quanti bambini hanno insegnato ai genitori come fare correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti, a usare le borracce d’acqua, o a chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti?

Il sito raccoglie tutto il materiale didattico usato nelle classi e altro materiale informativo utile: video, dispositive che aiutano a scrivere in modo argomentato e a riconoscere le fonti autorevoli, articoli specialistici ecc.

Esperti nelle diverse discipline presso l’Università del Piemonte Orientale hanno contribuito al progetto.

Impatto

Nella parte dedicata alla didattica in classe il progetto ha interessato 3 classi di scuola primaria e 3 classi di scuola secondaria di primo grado, nelle città di Vercelli, Novara, Alessandria. Il sito didattico, contenente anche materiale di approfondimento per le/gli insegnanti, è stato ampiamente pubblicizzato, anche attraverso i canali del MIUR.

Si auspica che l’attività abbia un impatto positivo presso i destinatari primari (bambini e ragazzi) e, attraverso il dialogo in famiglia, presso le loro famiglie e comunità di riferimento.