Domande Frequenti su CUP e CIG

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1. I collaboratori part time seguono le stesse disposizioni degli assegnisti e dei borsisti in tema di CUP? I pagamenti dei collaboratori part time nel solo ambito dell’FF0 richiedono il CUP?

Deve essere richiesto il CUP perché si tratta di aiuti. E’ possibile chiedere un cup per tutto il bando.

2. CUP e CIG e CONTO DEDICATO vanno di pari passo?. Es. progetto di formazione/ master finanziato dall’esterno. Si chiede il CUP. Si chiede anche il CIG o il CIG si chiede solo se nel progetto si acquistano beni, servizi e forniture?

Il cup deve essere chiesto sul progetto di formazione finanziato dall’esterno, il CIG sui singoli acquisti di beni forniture e servizi. Nell’ambito del master deve essere chiesto il CIG solo su tali tipologie di spese, se ce ne sono. Il conto dedicato è necessario solo nei contratti di lavori, servizi e forniture.

3. Attività commerciale il CUP e il CIG si chiedono?

Al momento il CUP non deve essere richiesto, il CIG solo sui singoli contratti di lavori, servizi e forniture.

4. Borse di ricerca DM 198/2003. Si tratta di borse di ricerca i cui finanziamenti vengono erogati direttamente dall’ateneo. L’ateneo però riceve appositi finanziamenti per queste borse. Serve il CUP o rientrano nelle normali borse di studio finanziate con FFO?

Deve essere richiesto il CUP perché si tratta di aiuti. Nel caso di aiuti (borse di studio) non ha rilevanza se il finanziamento è esterno o se sono finanziate dall’FFO.

5. Il CONTO DEDICATO si chiede ogni volta in cui si chiede CUP e CIG e basta oppure si chiede sempre indipendentemente dal fatto che si chiedano CIG e CUP?

Il conto dedicato deve essere richiesto solo nell’ipotesi di contratti per lavori, servizi e forniture.

6. Per i lavoratori autonomi occasionali  si chiede il conto dedicato? E per i contratti IVA? Per i co.co.co e borsisti? Si segue la regola del CUP e CIG cioè se esistono le condizioni per chiedere il CUP e CIG si chiede anche il CONTO DEDICATO oppure il conto dedicato va sempre richiesto?

Per i lavoratori autonomi occasionali e i per Co.co.co non devono essere richiesti né CUP né CIG. Se sono inseriti in progetti di ricerca deve essere indicato il CUP del progetto di ricerca. Per i professori a contratto non deve essere richiesto il CIG. Se si riferiscono a corsi (corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento, ecc.) finanziati dall’esterno deve essere indicato il CUP del corso finanziato dall’esterno.

Non deve essere richiesto il CIG per i seguenti Soggetti anche se professionisti esterni, in quanto, essendo componenti di Organi dell’Amministrazione, la loro prestazione non configura un appalto di servizi:

componenti Consiglio  di Amministrazione (organo accademico)

componenti Collegio dei Revisori dei Conti (organo sussidiario)

componenti Nucleo di Valutazione (organo sussidiario)

componenti Commissioni di concorso e Commissioni per esami di stato (organi straordinari)

componenti Commissioni di gara (organo straordinario).

7. Il CUP va chiesto per le borse di studio pagate su fondi comunitari concessi prima del 7/9/2010?

Nell’ambito della normativa sul CUP l’espressione “investimenti pubblici” non è intesa in senso ragioneristico. Per quanto concerne le Università è stato osservato nelle slide fornite dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri che la loro attività istituzionale è finalizzata allo sviluppo economico e sociale, per cui in una Università tutto è sviluppo: la formazione è sviluppo.

Premesso quanto sopra il CIPE con delibera  29/9/2004 n. 24 ha stabilito che il codice CUP, qualunque sia l’importo del progetto di investimento pubblico, deve essere richiesto anche per gli aiuti e le altre forme di intervento entro il momento dell’approvazione dei provvedimenti amministrativi di concessione o di decisione del finanziamento. Nelle slide precedentemente citate viene chiarito che, nell’ipotesi di erogazione di borse di studio, il CUP deve essere chiesto entro il momento in cui vengono individuati i beneficiari.

La normativa sul CUP è in vigore dal 2003 (Legge 16/1/2003 n. 3 art. 11) ed è semplicemente richiamata dall’art. 3 della Legge 13/8/2010 n. 136. Da ultimo si ritiene opportuno fare presente che la previsione di un periodo di 180 giorni per l’adeguamento alle disposizioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari contenuta nell’art. 6 del D.L. 12/11/20101 n. 87 conv. Legge 17/12/2010 n. 217 si riferisce espressamente ai contratti e non agli aiuti (borse di studio) il cui obbligo di richiesta del CUP sussisteva precedentemente.

8. Il CUP va chiesto su Convenzioni e Accordi di programma tra Amministrazioni pubbliche?

Deve ritenersi escluso dall'ambito di applicazione della tracciabilità il trasferimento di fondi da parte delle Amministrazioni dello Stato in favore di soggetti pubblici per la copertura di costi relativi alle attività espletate in funzione del ruolo istituzionale da essi ricoperto ex lege.

E' questo il motivo per cui non viene richiesto il CUP per il trasferimento agli Atenei del FFO ed il motivo perché attualmente non viene richiesto il CUP per la ricerca locale.

Diversa è la questione nell'ipotesi in cui venga erogato un finanziamento da parte di una Pubblica Amministrazione per l'effettuazione di uno specifico progetto.

Peraltro il CIPE, con delibera, 27/12/2002 n. 143, ha stabilito che non debba essere richiesto il CUP per i trasferimenti di risorse finanziarie tra Stato ed Enti Locali, ma che tuttavia debba essere richiesto dai Soggetti responsabili in sede di utilizzo di dette risorse.

9. Sono validi i documenti elettronici che attestano la tracciabilità del conto sprovvisti di relativo documento identificativo ai fini di una corretta dichiarazione sostitutiva?

L'art. 3 comma 7 legge 13/8/2010 n. 136, nel richiedere la comunicazione dei conti correnti dedicati, nonché delle generalità e del codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi, non prescrive una forma specifica per tali comunicazioni e non richiama le modalità della dichiarazione sostitutiva di atto notorio di cui agli artt. 38 e 47 del DPR 28/1272000 n. 445.

Analogamente le determinazioni dell'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici n. 8 del 18/11/2010 e n. 10 del 22/12/2010 richiamano gli obblighi di comunicazione delle informazioni sopra citate senza richiedere l'invio delle stesse unitamente alla copia fotostatica del documento di identità.

Preso atto di quanto sopra, trattandosi di comunicazioni nell'ambito di rapporti contrattuali in cui è già stato individuato il soggetto contraente, le predette comunicazioni posso essere accettate anche se inviate mediante e-mail e fax senza l'allegazione della copia fotostatica del documento di identità.

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